Trattamento delle Teleangectasie cutanee (Capillari) con Ossigeno-Ozono-Terapia
Le teleangectasie sono piccoli tragitti di capillari i quali per cause dovute a diversi fattori possono trasparire in modo evidente dalla superficie cutanea causando un inestetismo non facilmente mascherabile ma in compenso facilmente eliminabile con le appropriate cure.
Le possibilità terapeutiche sono molteplici. L'uso di una miscela, opportunamente calibrata, di ossigeno-ozono si è dimostrata, in questi ultimi anni, un validissimo mezzo terapeutico,
L'ossigeno-ozono viene iniettato attraverso un sottilissimo ago all'interno dei capillari angectasici. L'effetto dell'ozono iniettato nei capillari è immediato provocando il loro sblocco e quindi liberando l'intasamento formatosi all'interno del loro lume con successivo sbiancamento ed ossigenazione di tutto il sistema interessato dal problema. In questo modo è lo stesso capillare che trattato con l'ozono viene rivascolarizzato e quindi riportato ad una situazione ottimale di flusso ematico.
Questa situazione è completamente opposta a quella che avviene con l'utilizzo di sostanze sclerosanti o con la terapia laser entrambe aventi come scopo la distruzione dei capillari
interessati con la formazione di nuove angectasie a distanza breve di tempo.
La terapia con ossigeno-ozono non solo garantisce risultati più veloci e duraturi (quasi sempre definitivi), ma non priva coloro che ne sono interessati dal potersi esporre, naturalmente con cautela, ai raggi solari né tantomeno li obbliga all'indossare calze elastiche.
Un ciclo di terapie è composto in media da 8 - 10 sedute a cadenza settimanale se l'operazione viene effettuata nella stessa parte o arto, bisettimanale, se si opera su parti sufficientemente lontane tra di loro, o arti diversi.
L'induzione sclerosante delle telangectasie superficiali cutanee, mediante ossigeno-ozono-terapia, costituisce un modo nuovo, molto efficace, perfettamente tollerabile e privo di effetticollaterali, locali e sistemici, quindi massimamente raccomandabile per tutti quei pazienti affetti da insufficienza microvascolare periferica.